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RICORDANDO VILLA CLARA (E BASAGLIA)
di Marisa Melis
QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 30 giugno 2012
Nei tempi passati i disabili venivano nascosti in casa. Molte volte neppure i vicini di pianerottolo conoscevano la loro esistenza. C’era la mentalità che la disabilità fosse una macchia per tutta la famiglia, dunque meglio nasconderli ai più.
Ricordo che tante persone, venivano ricoverate in manicomio anche per fesserie. Se una volta qualcuno dava in escandescenze, finiva a Villa Clara e purtroppo non usciva più.
Non era un luogo di guarigione, era un luogo che non doveva esistere.
La parte “manicomiale” è ora sede della cittadella della salute, per vari motivi mi reco qualche volta in quei padiglioni e, varcare l’entrata della struttura mi dà un infinita tristezza perché ricordo i malati che stazionavano (mal in arnese) davanti all’ingresso.
Quei caseggiati hanno accolto persone di tutti i tipi, quanti drammi e quante storie che potevano andare diversamente, ma, allora non si andava tanto per il sottile.
Cosa erano i servizi sociali?
Molte volte persone che rimanevano sole, anche se non erano malate, finivano là.
I bambini che non parlavano o vivevano in una loro dimensione, una volta diventati grandi (se non avevano una solida famiglia alle spalle), finivano in manicomio. Si poteva evitare, tante cose non si dovevano fare. Lo stato di salute mentale delle persone peggiorava là dentro, era un luogo di segregazione, un inferno.
Non esisteva nessun tipo di tutela, di rieducazione e di reinserimento nella nostra società. Una volta entrati in quella dimensione venivano marchiati a vita.
Era il 1971 o 72 e nel “manicomio” si fu uno sciopero degli infermieri che durò qualche giorno. I malati erano completamente abbandonati nel giardino e qualcuno, diede delle botte a quello che doveva essere un malato debole di carattere e non in grado di reagire. Quel giovane finì in coma e dopo qualche giorno morì.
Chi era responsabile in quel contesto?
Non penso che abbia mai pagato qualcuno per quella vita offesa.
Un malato mentale in meno, qualcuno avrà detto. No, è stata una persona oltraggiata ogni suo dire. Qualcuno avrebbe dovuto proteggerlo in quella struttura. Invece erano povere creature ammassate in cameroni, fortemente sedati e privati della dignità che deve essere concessa ad ogni essere umano in questa società.
Rimasi fortemente colpita da quel fatto.
Meno male che è arrivato Basaglia.
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